mercoledì 23 novembre 2011

AQUILE, CERVI, CAPRIOLI...GLI ANIMALI DEL LIBRO

Durante il loro viaggio, Matteo e il folletto Ronja imparano a conoscere diversi animali del parco: le abitudini della marmotta, animale che piace molto a Matteo, un cervo che parla e fa l'occhiolino al centro Runcal di Peio, dove si trovano anche i caprioli, ma anche la grande aquila che, volando alta nel cielo, saluta i due amici alla fine del loro cammino e che è il simbolo del Parco nazionale dello Stelvio.

Matteo impara a conoscere questi animali e a rispettarli, così che la piacevole avventura si trasforma, per lui, anche nella comprensione che è indispensabile tutelare l'ambiente e i suoi abitanti.

mercoledì 16 novembre 2011

LEGGI UN PASSO DELLA FIABA-CASEIFICIO SOMRABBI E CENTRO VISITE STABLET





Quando si furono stancati del gioco, Ronja propose una visita all’antico
caseificio in località Somrabbi.
“Non ci fanno più il formaggio?” domandò Matteo.
“No, adesso il caseificio, o meglio il “casèl” come si dice in dialetto, è
diventato un museo di se stesso” spiegò Ronja.
“Cosa vuoi dire?” chiese Matteo che non capiva come si potesse diventare
musei di se stessi.
“Voglio dire che è lui stesso a raccontare la sua storia” spiegò Ronja.

“Vuoi dire che è una casa che parla?” domandò Matteo.
“No Matteo, parlano gli attrezzi che racchiude, testimonianza del suo
passato”.
In un baleno furono al caseificio. Doveva essere chiuso, ma la magia di Ronja
riuscì ad aprire la porticina e i due entrarono.
“Questo caseificio turnario, cioè per la lavorazione a turni del latte, è stato
costruito nel 1858 per iniziativa di tredici privati ma poi con gli anni è stato
abbandonato. In seguito si è deciso di farne un museo” disse Ronja, mentre
Matteo si guardava in giro.
Vide la zangola, un tempo utilizzata per fare il burro, i calderoni, un grande
focolare, gli stampi per il burro, la ricotta e il formaggio. C’erano anche
pannelli e immagini che narravano come era possibile trasformare il latte in
tanti prodotti diversi e tanti altri utensili.
“Era così che si lavorava una volta” spiegò Ronja al bambino, che annuì.
Aveva capito che essere un museo di se stessi voleva dire far comprendere ai
visitatori la propria storia e che la voce del narratore era ciò che l’edificio
custodiva.
“Ora, visto che prima al Coler hai scelto la marmotta come animale, filiamo al
Centro visita “Stablét” dove potrai sapere tutto, ma proprio tutto, su questo
animale”.
“Ci sono tanti animali nel Parco?” domandò Matteo.
“Oh sì, moltissimi. Tra i mammiferi, oltre alla marmotta, i camosci, i caprioli,
i cervi, lo scoiattolo, la lepre, il tasso, la volpe, l’ermellino…è passata di qui
anche la lince” rispose Ronja “e ora seguimi, andiamo a conoscere meglio la
marmotta”.
Anche il Centro visita si aprì per magia, e Matteo, curioso, esplorò quel posto
alla ricerca di tutte le informazioni possibili sul suo animale preferito. L’aveva
sentita fischiare, certe volte, in alta montagna, e in un’occasione ne aveva
vista una. Scoprì così le sue abitudini, la sua alimentazione, quali sono i suoi

comportamenti. Certi giorni avrebbe voluto anche lui nascondersi nella tana,
come faceva la marmotta, e non farsi trovare da nessuno, soprattutto quando
non aveva voglia di andare a scuola. Com’era bello quel posto, circondato da
alberi, immerso nella natura. Avrebbe voluto non allontanarsene mai più.
Quasi gli avesse letto nel pensiero, Ronja lo esortò invece a proseguire.

martedì 8 novembre 2011

COSA VEDONO MATTEO E RONJA: IL MUSEO DELLA GUERRA A PEIO PAESE

Nei loro vagabondaggi all'interno del Parco dello Stelvio, Matteo e Ronja fanno una sosta anche a Peio paese, dove visitano il museo dedicato alla prima guerra mondiale. Se vuoi scoprirlo, ecco un breve video: